Un tranquillo percorso ad anello nel suggestivo Parco Naturale Regionale del Beigua. Il percorso ci porta a beneficiare di scorci panoramici sulla catena montuosa dell’ Argentea e sulla valle del torrente Lerone. L’impetuoso torrente forma alcuni laghetti (specchi d’acqua più che laghetti, in verità) il più interessante dei quali è il cosiddetto “lago della Tina”, piccolo, ma profondo ben 6 metri.
Partendo dalla loc. Agueta di Arenzano (240 m) percorreremo un itinerario ad anello che con pendenze moderate e sentieri ben tracciati si snoda tra boschi e radure. Raggiungeremo dapprima il Passo della Gua (348 m), si perviene all'area del Castagno dove , tenendo il sentiero di destra in piano si arriva ad un evidente guado che non si attraversa, ma si risale verso destra fino ad arrivare al passo “du Figu” (339 m) dove il Rio Leone forma caratteristici laghetti collegati tra loro da cascatelle. Il più caratteristico di questi laghetti formati è la grossa “marmitta dei giganti” chiamata “lago della Tina”, alimentata da una imponente cascata. Attraversato il torrente, raggiungeremo il punto più alto del nostro percorso (470 m) dove troveremo un grosso masso (“baro de sinsea”) utilizzato in passato da contadini e pastori come riparo. Il ritorno percorre il crinale tra il Rio Lerone e il Rio Negrone fino a raggiungere il Ponte Negrone. La risalita all'area del Castagno avviene su sentiero a tornanti. Sono 200 metri di dislivello ed è la salita più dura della escursione. Da qui si raggiunge il passo della Gua e con la strada dell'andata si ritorna al punto di partenza. Terminata l'escursione, non trascureremo certo una puntata in spiaggia per un salutare bagno rinfrescante nelle acque del Mar Ligure. superato poi il Rio Leone su caratteristici ponticelli prima