Il Tracciolino della Val Codera
Il Sentiero del Tracciolino, corre per 10 chilometri lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto costruita negli anni trenta per collegare due dighe, una in Val Codera e una in Val dei Ratti. Con un’altitudine costante a circa 920 metri, il percorso è adatto a tutti, perfetto per escursioni in montagna particolari, alla scoperta di gallerie e spettacolari passaggi scavati nella roccia.
Fase Gita | Ora Partenza | Ora Arrivo |
Verceia - Case abbandonate con fontana | 09:30 | 10:30 |
Case abbandonate con fontana - Binari della ferrovia | 10:40 | 11:25 |
Incrocio binari della ferrovia - Diga della valle dei Ratti | 11:30 | 11:45 |
Diga della valle dei Ratti - San Giorgio | 12:00 | 13:30 |
San Giorgio - Novate Mezzola | 14:30 | 15:30 |
Condizione Meteo | Percentuale |
Sole | % |
Nome Ristorante | Indirizzo | Telefono | Valutazione Accoglienza | Tipo pasto | Prezzo pasto | Valutazione Cibo |
Alle spalle della stazione ferroviaria di Verceia, lasciamo il bus e imbocchiamo la via San Francesco in leggera salita; dopo poco si incontra un cartello indicatore per la Val dei Ratti. Dopo una decina di metri inizia sulla destra la mulattiera che tagliando via via tutti i tornanti della strada, ci porta al crocevia con i binari del Tracciolino.
Lungo il ripido sentiero seguendo le indicazioni indicazioni "Frasnedo - Val dei Ratti", si incontra prima una fontana e alcune case abbandonate, poi a circa 15 minuti dal "tracciolino" si incontra una graziosa radura dove sorge un ritrovo degli alpini con una fontana. Alla fine della mulattiera si raggiunge un incrocio provvisto di segnaletica e mappa della zona. Qui troviamo i binari della ferrovia. Prima di intraprendere il sentiero vero e proprio facciamo una visita alla diga della Val dei Ratti. Dopo aver superato un ponte in ferro da dove è possibile godere di un impressionante panorama sulla valle sottostante, in circa 10 minuti si raggiunge la diga che è una vero gioiello. Dopo una breve sosta, si torna indietro sui propri passi fino al cartello in legno e si prosegue lungo le rotaie verso la Val Codera e San Giorgio. Il primo tratto offre moltissime belle vedute sulla val Chiavenna e sui paesi sottostanti di Campo, Verceia e Novate Mezzola, ma è solo una volta arrivati alla prima galleria che inizia il vero spettacolo. Si arriva infatti ad un bivio dove prendendo a destra, entrando nella galleria, si prosegue per San Giorgio e Codera. La prima galleria è la più lunga e spettacolare e segna il termine della ferrovia; l'uscita è sempre ben visibile ma una volta al buio sembra soltanto un puntino bianco molto lontano. Una volta usciti è un continuo susseguirsi di arditi ed aerei passaggi nella roccia intervallati da brevi tratti nelle gallerie. Questo tratto di escursione è completamente pianeggiante e la si affronta quindi nel più completo relax. Siamo ormai in vista del piccolo borgo di San Giorgio ed è quasi con dispiacere che incrociamo il piccolo sentiero che scende giù al paese. In circa 15 minuti si arriva a San Giorgio, un borgo in cui si respira ancora un sapore antico: vale la pena rilassarsi all'ombra di un grande albero nei pressi della fontana oppure nella piazzetta prospiciente la piccola e graziosa chiesetta con il bel campanile fatto interamente in pietra. La discesa verso Novate Mezzola è a dir poco vertiginosa e bisogna prestare la massima attenzione. Arrivati a Novate Mezzola attraverseremo il ponte sul Codera dove al di la ci aspetterà il bus