Muovendo da Sagno (TI - 693 m) si sale fino alla chiesa, poi lungo la carrozzabile per trovare, sulla sinistra, l'indicazione del percorso che porta alla meta. La bella mulattiera, dal solido selciato, mantiene la sua imponente struttura fino al cippo di confine con l’Italia, posato nel 1900, nei cui pressi si trova anche una fatiscente garitta in legno, appartenuta alle Guardie di confine, abbandonato testimone di traffici poco legali che avvenivano nella zona. Ci troviamo in località "I Crusett" (908 m) dove tre croci di legno testimoniano pellegrinaggi parrocchiali verso il santuario del monte Bisbino nonchè episodi tragici avvenuti durante l'ultimo periodo bellico. Qui si piega a sinistra per imboccare il sentiero che sale dapprima in ripida salita e poi con minore pendenza lungo l'ampio, erboso e panoramico crinale verso l'Alpe Merlo ( 1095 m) e la Sella Cavazza (1160m). La fatica è ricompensata da un magnifico paesaggio. Da Sella Cavazza, crocicchio escursionistico dove confluiscono i sentieri provenienti da Bruzella e Loasa (CH), si risale un dosso erboso e con un ultimo impegnativo strappo, alla sommità del Monte Bisbino (1325 m), in territorio italiano. Dall'ampio balcone retro il Santuario, bella vista panoramica sulle cime del M.te Generoso, sul Sasso Gordona e in lontananza sulle più alte vette delle Alpi Svizzere. Dopo la sosta pranzo con breve giro ad anello, si scende alla Capanna Falco e si seguono, inizialmente, le indicazioni per la Sella Cavazza; si percorre nuovamente un tratto del panoramico crinale fino alla località Crusett, dove contrariamente a quanto esposto nella locandina, piegando a destra si imbocca un alternativo percorso di ritorno per raggiungere la “Crus de l’om”. Si rientra in Italia su sentiero ben tenuto e caratterizzato dalle bellissime sculture realizzate da Giò Aramini, intagliate nel legno o addirittura negli alberi, che fanno di questo posto un luogo originale e unico. Lumache, gnomi, galli, orsacchiotti, gufi, tavole con incisi proverbi e filastrocche… La sorpresa sarà sempre dietro l’angolo. Una volta giunti alla “Crus de l’Om” 790m e alla panoramica chiesetta di Sant'Abbondio, si può contemplare uno dei panorami più belli di Como e del suo lago. Il rientro a Sagno avviene lungo il sentiero del “Viulin”.