Sezione CAI: 
Data: 
Martedì, 18 Luglio, 2017
Escursione: 
59/2017
Numero Partecipanti: 
54


Descrizione: 

Sentiero del Masarè: incantevole itinerario molto panoramico, reso ancora più suggestivo dall’aquila in
bronzo ai piedi della punta Masarè, posta a ricordo di Theodor Christomannos che nel suo entusiasmo
per la montagna fu precursore dello sviluppo turistico della zona.

Dati Dislivelli
Altezza massima: 
2 280m
Dislivello salita: 
600m
Dislivello discesa: 
600m
Tempi
Tempo salita: 
2:30
Tempo discesa: 
1:30
Tempo totale: 
4:00
Caratteristiche
Difficolta: 
Fatica: 
Durata (giorni): 
1gg
Tipo escursione: 
Rifugio: 
Roda de Vael
Punto di partenza dell'escursione: 
TN
Italia
Classificazione SOIUSA: 
  • II - ALPI ORIENTALI
  • C, Alpi Sud-Orientali
  • 31, Dolomiti
Allegati Escursione
Locandina Escursione
Scarica locandina


   


Dati Escursione
Altezza Massima: 
2 280m
Dislivello Salita: 
550m
Dislivello Discesa: 
550m
Tempo Salita: 
2:00
Tempo Discesa: 
3:15
Tempo Totale: 
5:15


DifficoltĂ : 
Fatica: 
Durata: 
1Giorni
Tipo Escursione: 



Luogo di partenza dell'escursione: 
Passo di Costalunga Carezza, TN
Italia
Destinazione: 
Italia


Fasi Escursione
Fase Gita Ora Partenza Ora Arrivo
Da Brescia al Passo di Costalunga (autogrill Bolzano Nord)06:1509:30
Dal Passo di Costalunga al Rifugio Roda de Vael09:3011:30
Dal Rifugio Roda de Vael al Passo di Costalunga13:0016:15
Dal Passi di Costalunga a Brescia16:3019:15


Meteo
Condizione Meteo Percentuale
Sole100%


Attrezzatura
Cartografia usata: 
Carta: Kompass n.59,79 – scala 1:50.000 – n.684, 686 – scala 1:25.000


Segnaletica e condizioni percorso
Tipo Segnaletica: 
Condizioni Segnaletica: 
Note Segnaletica: 
Esauriente e ben disposta

Condizioni del percorso: 
Acqua sul percorso: 
Si


Punti di appoggio
Nome Ristorante Indirizzo Telefono Valutazione Accoglienza Tipo pasto Prezzo pasto Valutazione Cibo
Roda di VaelStrada de la Veisc, 89 38036 Pozza di Fassa (TN)+39 0462-764450

Pranzo al sacco: 
Si


Resoconti Escursione
Infortuni - Malori: 
No

Descrizione Resoconto: 

: Bellissima escursione, da fare in periodo di apertura dei Rifugi o in data vicina.
Siamo partiti dal passo Costalunga prendendo il segnavia 548, tutto in salita; per il Rifugio Roda di Vaèl. Raggiunta la quota m 1830, in località “Le Fieche per Vaèl” si lascia a sinistra il sentiero 552 e si prosegue a destra portandosi lungo una zona detritica, poi per un valloncello (costruzione), indi in località Paschè (m 2014). Si prosegue per sentiero nel vallone. Si guadagna quota con vista crescente raggiungendo la Sella del Ciampàc, con il vicino belvedere del Ciampàc, in circa 2 ore siamo giunti al rifugio Roda di Vael, per fortuna un poco prima di mezzogiorno perché, vista la bella giornata, il rifugio è divenuto quasi inaccessibile causa l'affluenza. Alle ore 13 ci siamo incamminati sul sentiero 549 Dal valico si segue il sentiero 549 verso sud-ovest, passando sulle ghiaie sotto la Cima del Masarè, in ladino Majarè e, comodamente in piano, si prosegue toccando il monumento a Theodor Christomannos, pioniere del turismo dolomitico: una grande aquila bronzea. Lasciato a sinistra il sentiero 539 si passa ai piedi della Roda del Diavolo e dell'impressionante “parete rossa” della Roda del Vaèl”, notissima agli scalatori.
Si oltrepassa uno spalto roccioso con scaletta e si giunge così al bivio con il segnavia 552 a quota 2260. Lo si
segue a sinistra, calando sotto la fascia rocciosa del Masarè, per assecondare poi alcuni valloncelli, pianeggiare a sud e raggiungere il rifugio Paolina (m 2128), stazione a monte della seggiovia collegata al Passo di Carezza. Per il sentiero 552 si scende in direzione del passo, ci si immette sul segnavia 548 e con questo si torna al punto di partenza, il Passo di Carezza dove ci attende il pullman.
che a mezza costa attraversa tutto il gruppo della Roda di Vael fino a giungere al bivio del sentiero 552 che abbiamo seguito fino al punto di partenza. .
Considerazioni: Il giro è veramente bello e merita l’escursione, anche se visto il periodo e la giornata, è molto frequentato; per fortuna abbiamo anticipato leggermente la sosta al rifugio e siamo partiti un po’ prima così abbiamo evitato il notevole afflusso di escursionisti, anche perché il sentiero 549 è un po' stretto e vi transita solo una persona



Allegati e Foto