Casera Pioda - Val di Mello
L’escursione rientra nel programma annuale della Commissione TAM.
L’escursione si svolgerà nella Foresta Naturale della Val di Mello ed un esperto dell’ ERSAF ci illustrerà l’ambiente forestale in cui ci troviamo, le sue peculiarità ambientali, naturalistiche,paesaggistiche e turistiche. All’alpe di Pioda incontreremo i gestori della struttura di Mountain Wilderness che spiegheranno la loro attività di promozione dell’area ed insieme a loro percorreremo il sentiero di interpretazione ambientale:attività antropica, alberi monumentali, flora particolare e aspetti geologici.
Fase Gita | Ora Partenza | Ora Arrivo |
Condizione Meteo | Percentuale |
Nome Ristorante | Indirizzo | Telefono | Valutazione Accoglienza | Tipo pasto | Prezzo pasto | Valutazione Cibo |
Casera Pioda | € |
Con il pullman si raggiunge l’abitato di S.Martino in Val di Mello ( 923m). La Casera Pioda è situata presso l'omonimo alpeggio tra la Val di Mello e la Val Cameraccio.
Nel 2014 Ersaf ha realizzato interventi sui fabbricati dell’alpeggio e su quelli destinati alle proprie attività didattiche, divulgative e scientifiche.
La struttura è aperta durante l'estate (ed eventualmente in altri periodi se concordati preventivamente) come Centro per l'Alpinismo Sostenibile e punto informativo della Riserva Naturale Val di Mello.
Da S. Martino una carreggiabile di un paio di chilometri raggiunge Cà dei Rogni (1019 m), un gruppo di baite alla base della Valle del Ferro, caratterizzata da placche rocciose da cui scendono impetuose cascate e, alle quote superiori, da un ampio anfiteatro coperto di pascoli. La strada è interdetta al traffico privato ma si può usufruire di una navetta (andata +ritorno costo € 4.00)
Da qui si prosegue lungo una mulattiera selciata. Oltrepassate le baite di CĂ Panscer, si incontrano le baite di CĂ di Carna, nei pressi delle quali (a sin.) inizia il sentiero, che evidentemente non percorreremo, per la spettacolare Val Qualido.
Superato un laghetto formato dal torrente, si incontra il caratteristico nucleo di Cascina Piana, in cui gran parte della baite conservano tipologie costruttive originarie. Proseguendo, si incrociano i sentieri che portano alla Val di Zocca (Rif. Allievi) e alla selvaggia Val Romilla (a dx)
Continuando lungo il fondovalle della Val di Mello, si raggiunge il maggengo di Rasica, 1148 m. Poco oltre, iniziano i sentieri per la Val Torrone, (il cui alpeggio non è più frequentato) e per la conca glaciale della Val Cameraccio, alla base della quale si trova la nostra meta,Casera Pioda (1560 m), che raggiungeremo in circa un’ora dalla Rasica.
Al termine del percorso di fondovalle, inizia il sentiero molto ripido su gande e sassoni che mettono a dura prova le articolazioni degli arti inferiori. Dopo circa tre quarti d’ora, al termine della parte più severa del percorso, si raggiunge un belvedere (1470m) molto panoramico su tutta la Val Masino.Continuando il cammino per altri 20 min. circa, arriviamo alla Casera Pioda che è posta al centro di una radura.
Resoconto
In un giornata autunnale tetra e piovigginosa, in trentadue escursionisti (una persona ha rinunciato alla salita per la pericolosità dei massi resi viscidi dalla pioggia) accompagnati da un tecnico dell’ ERSAF, che ci aiuta a leggere l’ambiente nel quale ci troviamo, raggiungiamo la Casera Pioda gestita dai volontari dall’Associazione Mountain Wilderness.
Visto la pessima situazione meteo tutti ci rifugiamo al coperto per un frugale pasto al termine del quale il Responsabile Ersaf di Morbegno ed il rappresentante di Mountain Wilderness, ci spiegano le finalità e l’importanza di questo presidio culturale volto a difendere e conservare sia la natura che i segni dell’antropizzazione nei secoli scorsi. Al termine dell’incontro visitiamo una casera di ragguardevoli dimensioni (25-30m²) molto ben conservata interamente ricavata sotto un enorme masso deposto dal ghiacciaio.
La discesa avviene tra la pioviggine e la nebbia che rendevano quasi buio il percorso e molto scivolosi i gradoni di pietra