Ipposidra e Golasecca
Nel XIX secolo il traffico di merci dal Lago Maggiore verso Milano sfruttava le correnti dapprima del fiume Azzurro e, successivamente, quelle del Naviglio Grande, ma il ritorno era più pesante: c'era da sconfiggere la corrente e, a tal fine, venivano impiegati dei cavalli legati allo scafo che camminavano lungo le sponde del Ticino, ma per il percorso da Tornavento (termine del Naviglio) a Sesto Calende si impiegavano anche 20 giorni.
Queste difficoltà spinsero Carlo Cattaneo a sviluppare l'idea della realizzazione di una particolare ferrovia, a traino di cavalli, per portare le barche da Tornavento a Sesto Calende.
- I - ALPI OCCIDENTALI
- B, Alpi Nord-occidentali
- 11, Prealpi Luganesi (Prealpi Lombarde Occidentali)
Fase Gita | Ora Partenza | Ora Arrivo |
Stazione – Stazione delle barche | 10:15 | 11:35 |
Stazione delle barche – Necropoli Monsorino | 11:35 | 12:45 |
Necropoli Monsorino – Golasecca | 12:45 | 13:40 |
Golasecca – Stazione Autobus | 14:50 | 15:00 |
Condizione Meteo | Percentuale |
Coperto | 100% |
Nome Ristorante | Indirizzo | Telefono | Valutazione Accoglienza | Tipo pasto | Prezzo pasto | Valutazione Cibo |
Piccolo Ristoro di Oldrini Patrizia | Piazza della Libertà 1 – 21010 Golasecca (VA) | 3345217414 | Calorosa | Pasto Completo | 11.00€ | Ottimo |
A causa di un malore che ha colpito una partecipante alla escursione, e che ha tenuto fermo il gruppo in attesa dell'intervento del 118, si è dovuto ridurre il percorso che era stato descritto in locandina. Si inizia a Somma Lombardo, attraversando il centro dell’abitato fino alla piazza del Castello. Si aggira il castello, il cui nucleo più antico risale al XII secolo e, dal piazzale posteriore, si scende nella parte vecchia di Somma. Usciti dall'abitato incrociamo il terrapieno della Ferrovia delle barche che qui transitava in trincea, raggiungendo il ponte sul torrente Strona. Questo luogo è chiamato Stazione delle Barche, poiché qui si trovava il punto del cambio dei cavalli utilizzati nel traino delle barche. Inoltrandoci nel bosco, sulla sinistra abbiamo notato l’alta massicciata della vecchia ferrovia. La seguiamo per lungo tratto, percorrendo il probabile tracciato dell’antica strada romana Mediolanum - Verbanus (Lago Maggiore), poi ripresa come Strada Ducale e mantenuta fino alla realizzazione della rotabile del Sempione. In alcuni tratti rimane la pavimentazione sistemata a "rissada’, cioè ad acciottolato. Passiamo accanto a diversi ponti dell’Ipposidra, ancora ben conservati, con la volta a botte in mattoni e gli spigoli in grossi massi di granito. Scrutando bene nell’intrico della vegetazione abbiamo individuato i cippi in granito con la dicitura S.F. (strada ferrata). Nel tratto successivo, sempre nella brughiera, fra robinie, castagni e isolati pini silvestri, abbiamo raggiunto le Colline Corneliane, così dette a ricordo di Publio Cornelio Scipione che qui tentò di arrestare l’esercito di Annibale. Si svolta a sinistra in discesa, staccandosi dal tracciato della ferrovia che da questo punto iniziava la discesa verso Sesto Calende (a causa della notevole pendenza, era stato costruito un piano inclinato, dove, tramite rudimentali sistemi di frenatura, si consentiva la discesa regolata dei vagoni). Tornando alla escursione, il sentiero raggiunge il Sito Archeologico del Monsorino, riferibile a un importante insediamento preistorico del IX-V sec. a. C. - sono stati rinvenuti tre ‘cromlech’, recinti funerari collettivi. Dopo la visita della zona archeologica abbiamo proseguito in discesa fino ad immetterci nella strada lungo Ticino. Inizia quindi la salita verso Golasecca dove abbiamo effettuato la prevista pausa pranzo. Al termine del pranzo, consumato in troppo poco tempo!!, abbiamo raggiunto il terminal del Bus che ci ha riportato a Somma Lombardo per prendere il treno per Milano