E' considerato il più antico affioramento della pianura Padana dal punto di vista geologico. Il Monte Orfano, vasto rilievo isolato alle spalle di Rovato, con la sua lunghezza di oltre cinque chilometri e la sua massima estensione alla base di un chilometro e cento metri pare proprio un grosso animale abbandonato, che si riposa solitario (e quindi, appunto, orfano), accucciato sulla pianura. La sua unica dorsale, diretta da nord-ovest a sud-est, è disegnata da un crinale con andamento ondulatorio irregolare composto da vertici, dossi, cime secondarie, brevi piani e selle, e tocca il punto più alto a 452 metri.
Si percorre tutta la cresta del monte Orfano prevalentemente su sentiero tranne alcuni brevi tratti di acciottolato e di asfalto. Si parte dalla bella chiesetta di S.Stefano alla periferia di Rovato e con una breve salita su strada acciottolata si perviene al Convento della SS.Annunziata situato a balcone sulla pianura. Un’ altra breve ripida salita su asfalto transita vicino alla chiesetta di S.Michele e ci porta al Sacrario dei Caduti di Rovato. Continuando su largo sentiero nel bosco, con alterni saliscendi si tocca la Croce in legno di Coccaglio (315 m), la cascina Genovesina (possibile sosta caffè) poi la Croce di Erbusco (381 m) e finalmente si arriva alla Croce di Cologne a pochi metri dalla vetta del monte (452 m) purtroppo occupata da un ripetitore RAI. Ancora qualche centinaio di metri e siamo alla Croce di Zocco al termine del percorso di andata ed anche della cresta del monte. Vasto panorama quasi a giro d’orizzonte con il Monte Guglielmo, ancora innevato, che si eleva imponente dalle rive del lago d’Iseo. Si scorge anche il Monastero di S.Pietro in Lamosa e le Torbiere del Sebino. Poco sotto la croce si trova la chiesetta e il rifugio degli Alpini di Cologne. Per rientrare al bus, ritorniamo sui nostri passi, percorrendo un sentiero parallelo a quello dell’andata che evita i saliscendi delle varie prominenze crucifere che abbiamo toccato all’andata. Lungo la strada del ritorno, a circa metà del percorso, sosta per colazione al sacco o per una colazione di lavoro alla Trattoria Genuisì situata presso la Cascina Genovesina che abbiamo già incontrato all’andata. Terminata la sosta ancora una facile ora di cammino per arrivare al bus.