Il pullman ci scarica a PAI, frazione di Torri del Benaco; lo scarico è possibile in quanto il parcheggio è praticabile dal pullman per la scarsezza dei veicoli parcheggiati: in estate e probabilmente anche nelle mezze stagioni non è possibile accedere a PAI con pullman 12 m. All'inizio (09:30) si costeggia il lago per circa 7/800 m, poi si attraversa (con attenzione) la statale e si prende il sentiero in direzione Crero, San Zeno di Montagna (è presente anche il segnavia CAI 39) ; si sale su strada sterrata sino a Crero, dove c'è un bel ristorante e la chiesa di San Siro; da qui si prosegue in direzione di Albisano, che raggiungiamo alle 11:30; qui una breve sosta e dato che l'unica trattoria aperta non è accessibile prima delle 13.00 (pranzo operai) una decina di persone, che vogliono mangiare al ristorante, scendono a Torri del Benaco con uno degli accompagnatori. Proseguiamo in direzione del Monte Luppia sulla provinciale, poi su strada sterrata ed infine su sentiero seguendo le indicazioni dei vari (disordinati) cartelli e gli sbiaditi segni del CAI , ma nei punti dubbi ci aiuta la traccia GPX degli amici del giorno prima (in ogni caso, data l'ottima visibilità) la direzione è abbastanza chiara. Arriviamo al Monte Luppia (nessun cartello) e sulla sommità facciamo la sosta per il veloce pranzo al sacco. La bella giornata ci aiuta e la sosta avviene senza problemi. Alle 13.15 iniziamo la discesa verso Punta San Vigilio, prima in sentiero nel bosco ceduo e poi su una ripida (anche se breve ) discesa, abbastanza difficoltosa, che affrontiamo con prudenza; la discesa dura 150 m circa ed arriviamo sopra Punta San Vigilio e da qui in direzione Garda, prima su strada sterrata e poi (in fila indiana e con attenzione) sulla statale abbastanza trafficata nonostante il periodo invernale. Attraversiamo la statale dopo circa 500 m e prendiamo la passeggiata a Lago, che costeggia le mura di alcune splendide ville private ed alle 14.45 arriviamo al Pullman (parcheggiato regolarmente in zona riservata) per il rientro a BS.
Nota di Carlo Cerretelli